La stagione 2024/25 del Milan si chiude amaramente: fallimenti sportivi, poche gioie e molte domande sul futuro.
Ora che la stagione del Milan si può considerare quasi definitivamente conclusa, è possibile tracciare una linea e assegnare un voto finale, o comunque tendenzialmente definitivo. Formalmente mancano ancora due partite, ma nessuna delle due ha un peso tale da poter influenzare davvero il giudizio complessivo.
Il voto alla stagione del Milan
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Partiamo subito dal voto, per evitare fraintendimenti: 4, senza appello né remore. Una stagione che, come ha dichiarato anche il CEO Giorgio Furlani, non può che essere definita fallimentare, negativa, disastrosa o persino funesta. Gli aggettivi possibili sono tanti, ma il senso non cambia, né potrebbe farlo.
Il Milan non può chiudere una stagione fuori dai primi quattro posti, quelli che garantiscono l’accesso alla Champions League. Non può permettersi di essere eliminato dal Feyenoord agli spareggi di febbraio, dopo aver sprecato il match point per la qualificazione diretta agli ottavi in terra croata, contro la Dinamo Zagabria. Non può nemmeno perdere, com’è successo in finale di Coppa Italia, in modo tanto piatto, inconsistente e privo di mordente da sembrare surreale. E no, non può bastare una vittoria bella, goduriosa, ma al tempo stesso fugace come quella in Supercoppa Italiana per risollevare le sorti di una stagione deludente. Senza il trionfo a Riyad, il voto sarebbe probabilmente stato ancora più basso, almeno un punto in meno.
Le prospettive per la prossima stagione
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Ora, nelle ultime due giornate di campionato, il Milan si gioca la possibilità di chiudere tra le prime sei in classifica e garantirsi così un posto in una competizione europea. Disputare o meno Europa League o Conference League non cambierà il giudizio finale sulla stagione - quel 4 rimane - ma avrà un peso decisivo nella pianificazione della prossima annata, soprattutto nella costruzione della rosa per il 2025/2026.
Al momento, il Milan è certo di partecipare a tre competizioni: Serie A, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Qualificarsi a una coppa europea significherebbe però dover affrontare un calendario più fitto, con partite anche il giovedì sera. E ciò impone una rosa all’altezza, in grado di reggere due impegni a settimana con continuità.
Per il tifoso milanista, il sollievo è che questa stagione sta per finire. Ma una caduta così deve trasformarsi nella base per rinascere.