L'aspetto maggiormente allarmante della partita di ieri sera è la difficoltà del Milan ad attaccare contro una difesa chiusa, soprattutto senza il contributo tecnico di Pulisic.
Focus sul campo
L’ennesima occasione persa
Numeri e dettagli della partita
—A fine gara la squadra rossonera aveva fatto 20 tiri totali, ma di questi soltanto 4 sono stati nello specchio della porta avversaria.
In più tre delle occasioni più clamorose della partita (Abraham nel primo tempo e le due di Morata nella ripresa) sono nate da palle perse dal Genoa in costruzione.
Contro la difesa grifone schierata a protezione della propria porta il Milan è riuscito a creare solo due palle gol nitide. Più precisamente il tiro di Chukwueze deviato in angolo nel primo tempo ed il colpo di testa di Emerson Royal parato da Leali nella ripresa.
Quest’ultimo dettaglio ci fa capire come il problema principale della squadra, in questo momento, sia la lentezza della manovra.
Un possesso palla non di qualità
—Fonseca è riuscito a dare stabilità alla fase difensiva creando un vero e proprio 5-3-2 in fase di non possesso. Tuttavia contro le difese chiuse il Milan dipende troppo dalle giocate individuali.
Il possesso palla rossonero è troppo spesso lento e sotto ritmo. A volte c’è troppa frenesia nel cercare l’imbucata. In alcune occasioni c'è poca rapidità d’esecuzione negli ultimi 25 metri.
Alcuni spunti individuali, in certe partite, hanno coperto la lentezza della manovra, ma il focus resta preponderante ed attuale: a metà dicembre il Milan è ancora alla ricerca di una precisa identità.
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