Siamo così, terribilmente avvitati, sempre più frastornati, intontiti, ma dovremo rialzarci nonostante le sere tempestose, nuove cose, è difficile spiegare certe giornate amare. Proviamo a rifugiarci nelle canzoni, nei testi musicali celebri, per provare a dare un senso. Ma è così, siamo così. Con uno stato d'animo incostante, flebile e vago nel primo tempo, barricadero e cardiaco nel secondo. Siamo così, bravi a seminare, a costruire tante occasioni, ma senza raccogliere. Facciamo al massimo un gol a partita, mai alla prima occasione, troppo poco rispetto a quello che costruiamo. Siamo così. Disordinati e disequilibrati dietro. La sistematicità difensiva della Lazio è stata nettamente superiore alla nostra. Rincorriamo gli avversari da dietro, restiamo spesso in dieci. Siamo così.
MILAN-LAZIO 1-2
L’EDITORIALE DI MAURO SUMA – Siamo così
La società non si nasconde dietro un dito. La società si sente colpevole, è delusa come tutti i tifosi e sente il peso della delusione, dell'amarezza e degli sfoghi dei tifosi. Non ci sono casi. Ci sono solo errori da rimediare, da analizzare fino in fondo, questa stagione in quanto a colpe ed errori è ricchissima di cose e situazioni da analizzare senza sconti e alle quali porre rimedio. Il Milan lo farà. Questa sera il primo tempo il Milan non c'era. Non era calcio. La squadra era dentro una bolla, nella quale correva a vuoto. Faceva tenerezza per la sua assenza la squadra. Così come nel secondo tempo ha fatto tenerezza, anche in dieci, per il suo spirito e il suo coraggio. Siamo così. In dieci e rigore contro. Non entro nel merito delle decisioni arbitrali. Oggi vincere, pareggiare o perdere non avrebbe cambiato nulla del nostro momento. Ma gli sforzi e le corse pancia a terra dei nostri ragazzi del secondo tempo mi sarebbe piaciuto fossero state premiate. Niente. Siamo così.
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