MILAN-BOLOGNA 3-1

L’EDITORIALE DI MAURO SUMA – “Sembra” la volata 2020 di Pioli…

Milan
Il Milan guida le partite, anche quando soffre, non le subisce più come prima. Ma mercoledì si riparte da 0-0!
msuma
msumaEditor 

Da Udine in poi il Milan è possibile, è normale, non è più la squadra slabbrata e tutta sussulti che prendeva gol pronti-via e che poi finiva la partita capicollandosi pancia a terra in rimonte tumultuose. E' una squadra stabile, assestata, con fondamenta solide e con ripartenze tanto più importanti quanto più alle spalle ci sono certezze e non gli attacchi di panico di tante partite di questa stagione. Dopo le loro turbolenze e le loro spigolature, il Mister e la squadra si sono capiti. E preparano e giocano le partite compatti, come lo erano nel cerchio finale di Marassi. C'è un percorso da Udine in poi, un percorso che ricorda quello del 2020 di Pioli da Lecce in poi. Dalla crisi alla scia giusta. Da qualche faccia a faccia al gruppo stabile e solidale. Poi Pioli nei mesi estivi del 2020 non aveva una finale, quindi bisogna stare calmi e gestire con umiltà questa attesa. Ma Sergio Conceicao ha fatto bene ad attribuire importanza e professionalità al primo Milan-Bologna senza trasformare un turnover esasperato in un segnale di partita che si poteva anche perdere.

Adesso, Roma. La percezione che per il Bologna la finale di coppa Italia sia più importante della qualificazione Champions, a San Siro la si è avuta. E questo la dice lunga sullo spessore dell'evento e sul fascino del titolo in palio. Adesso, ancora più attenzione, perchè dopo il 3-1 di Milano anche il Bologna si gioca tutta la stagione nella finale di Roma. E con Ferguson, Odgaard, Castro, Holm e Ndoye sarà altra musica. Ma a tenere la squadra applicata, umile e concentrata ci penserà il Mister. A proposito, il calcio parlato italiano da ora in poi dovrà andare verso altri lidi...Avevano già ridimensionato e derubricato Santi Gimenez. Parlare d'altro, please. Gimenez dall'inizio in finale? Tutto può essere e sia lui che Luka lo meritano, tocca al Mister decidere se il Santi degli spazi aperti del finale di Milan-Bologna può dire la sua anche nella partita densa e tattica che si giocherà all'inizio a Roma. A proposito del Mister. Uno dei concetti rimasticati dei dichiaratori seriali italiani è che il Milan comunica poco. Ogni critica è legittima. Ma se poi il Milan parla e comunica, e non lo si ascolta, uno a uno e palla al centro. Rimetto agli atti le dichiarazioni del pre-partita di Giorgio Furlani: 1) "L’ultima volta che mi è stato chiesto del Ds ho detto che il tema non era l’urgenza ma la persona giusta oggi rispondo nella stessa maniera" - 2) "Abbiamo massima fiducia in Sergio Conceicao". Ok? Letto? Sentito? Grazie.