TORINO-MILAN 2-1

L’EDITORIALE DI MAURO SUMA – Noi, i peggiori avversari di noi stessi

Noi
Ancora dannazione. Ancora...
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msuma Editor 

Se commetti un errore dopo l'altro e non riesci  a mettere un punto, a eliminare il baco, e ci caschi, ci ricaschi e ci stracaschi, vuol dire che qualcosa dentro l'anima della squadra si è guastato. Oggi come a Parma, oggi come a Firenze. Cambiano allenatori, passano i mercati, ma è sempre pronti-via e regalo all'avversario. Le partite del Milan di quest'anno sono episodi di un film mai visto, che lascia sbigottiti e attoniti. Adesso, come al solito, sarà la settimana in cui chi ha qualcosa nella pancia la sfogherà contro il Milan, rendendo l'aria ancora più tossica, ancora più avvelenata, con qualche colpo basso, magari ancora qualche bugia e tanti foschi scenari. Tanto peggio, tanto meglio. Evviva. Purtroppo sono i nostri ragazzi che si portano in casa tutta quest'acqua sporca, che si fanno allagare casa dicendo prego si accomodi. Commentare Torino-Milan è duro, problematico, improbabile. Perchè bisognerebbe argomentare e ragionare. Ma se dopo Gabbia e Musah a Zagabria, se dopo Tomori a Empoli, se dopo Maignan a Rotterdam, se dopo Theo a San Siro, arriva ancora Maignan con il concorso non di colpa di Thiaw, purtroppo c'è solo da elencare scavando fra i nostri errori e le nostre sofferenze. Terreno per argomentare ne resta poco.

Giochiamo partite sciagurate, sballottate, fragili

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Siamo esposti al vento di errori clamorosi, di episodi sfortunati, di rigori sbagliati, di tutto. La stagione non è finita, ci siamo detti, c'è il campionato, c'è la coppa Italia. E invece rieccoci. Solita trasferta horror, solita squadra che sembra avere l'episodio negativo scritto in faccia, dentro di sè. E adesso? Saranno ancora spareggi europei Bologna-Milan e Milan-Lazio? La speranza è l'ultima a morire, mancherebbe. Ma questa stagione procura così tanti attacchi di panico, così tanta amarezza e così tanta frustrazione che a caldo non si vede l'ora che finisca il prima possibile. Ci sono anche stagioni che basta un episodio perchè vengano raddrizzate, ma momenti del genere li abbiamo vissuti e avuti, nei derby, a Madrid, in Supercoppa, eppure siamo ancora qui a piangere sul latte che versiamo noi e ingoiamo noi. Abbiamo provato di tutto per raddrizzare la stagione: i discorsi motivazionali prima e dopo le vittorie, prima e dopo le sconfitte, il cambio in panchina, il mercato di gennaio. Niente. Niente di niente di niente. Ragazzi, una volta per tutte, ditecelo voi dalla prossima partita o dalle prossime partite cosa volete fare. Non con le parole, ma con i fatti. Non con gli errori, ma con un minimo di normalità.

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