TIRANDO LE SOMME...

L’EDITORIALE DI MAURO SUMA – La foto della stagione

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Tutto quello che è accaduto sul Milan, dentro il Milan e attorno al Milan non solo all'Olimpico-bis, ma in tutta la stagione.
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Roma-Milan non è stata avulsa rispetto al resto del carico, non è stata una partita di fine stagione. Tutt'altro, si incastona perfettamente nello spirito e nel resto dell'annata. Pronti-via e subito gol avversario senza colpo ferire, come a Parma, come a Torino contro i granata, come a Napoli, come in casa contro la Fiorentina. L'espulsione evitabile, improvvisa e inaspettata, come a Zagabria, come a San Siro contro il Feyenoord. La decisione arbitrale che lascia l'amaro in bocca ovvero il rosso a Gimenez dopo il mancato rosso a Beukema in un episodio identico, amarezza e disappunto come per l'espulsione di Reijnders contro l'Udinese, per il gol di De Ketelaere a Bergamo, per il netto fallo da rigore di Pisilli su Reijnders in Milan-Roma a San Siro. La squadra che all'Olimpico, nonostante fosse stata colpita e menomata, ha continuato a correre e lottare con spirito senza sbracare, senza mollare, come ha fatto spessissimo nel corso della stagione, tranne che nelle partite piatte di Zagabria, di Torino contro la Juventus, di Rotterdam e in finale di Coppa Italia.

Tutti episodi di una stagione pesante e lacerante, passata attraverso Saelemaekers terzino sinistro alla prima giornata contro il Torino, il cooling-break di Lazio-Milan, i rigori sbagliati a Firenze e non solo, il rinvio di Bologna-Milan, le assenze di Theo e Reijnders contro il Napoli, i post partita emotivi di Fonseca dopo Bergamo e dopo Milan-Stella Rossa, il cambio di allenatore, la tensione al termine di Milan-Parma, il mercato invernale ben commentato e ben accolto ma mai semplice a da radicare e da inserire a metà stagione, l'autorete autoprodotta a Torino contro i granata, le espulsioni a partita finita di Theo a Firenze e di Mike a San Siro contro la Lazio, la Supercoppa e i derby positivi che sono state delle bellissime parentesi non costanti nel tempo. E poi i tifosi. La contestazione della curva era iniziata a inizio maggio 2024 contro il Genoa, si era ripresentata a settembre prima di Milan-Venezia, è tornata dopo Milan-Roma di fine dicembre ed è riesplosa dopo Bologna-Milan di fine febbraio. Quella di tutti gli altri tifosi è silenziosa ma perplessa. Senza entrare nel merito, a torto o a ragione, all'esterno del club a non convincere i tifosi sono state le scelte di guida tecnica, alcune dichiarazioni ufficiali, alcuni passaggi di mercato della seconda metà del mese di agosto, la botta durissima della retrocessione di Milan Futuro. C'è l'impasto sportivo del progetto tecnico da modellare molto meglio, c'è un percepito complessivo da rafforzare, un lavoro duro e importante da fare.