Ieri sera si sono visti due Milan; nei primi 40 minuti – sino all’uscita di Pulisic – la squadra rossonera ha tenuto il campo con personalità, segnando un gol e creando altri presupposti offensivi.
Oltre la partita
Analisi ragionata post Bergamo
Dopo l’infortunio del giocatore americano è nata invece una gara diversa, in cui il Milan è apparso rinunciatario nell’atteggiamento, senza più riuscire a tirare in porta.

Atalanta-Milan, il barometro Chris
—La motivazione di tutto questo è prettamente tecnico-tattica. Con Pulisic il Milan è riuscito avere nel primo tempo un’uscita della palla rapida e verticale perché c’erano due fonti di gioco.
Senza Pulisic, complice anche la serata negativa di Rejinders, la fluidità della manovra ne ha risentito.
Tutto questo ci dice che il Milan ha raggiunto un equilibrio nella formazione titolare ma ci dice altresì che questo equilibrio è ancora molto labile e se esce un giocatore chiave la squadra ne risente.
Atalanta-Milan Il tema della rosa corta
—Al 31 di agosto c’erano quattro centrocampisti per 2 posti (Fofana, Rejinders, Bennacer e Musah) e 8 giocatori offensivi per 4 posti (Chukwueze, Pulisic, Loftus Cheek, Morata, Abraham, Leao, Okafor e Jovic). Numericamente il Milan era a posto.
Tuttavia il progetto tecnico su cui si è lavorato in estate non ha retto l’esame del campo. In più, ad inizio settembre, Isamel Bennacer si è fatto male gravemente ed ha dovuto saltare questa prima parte di stagione.
Da qui è nato il problema della rosa corta di cui in tanti parlano, un tema che a gennaio dovrà essere affrontato, al netto del rientro di Bennacer dall’infortunio.

L’episodio chiave
—Nel gol che porta al 2-1 dell’Atalanta, in tanti se la sono presa con Emerson Royal che non ha seguito Lookman.
Urge, a tal proposito, un chiarimento. Il gol subito nasce da una disposizione erronea del Milan sul primo palo.
Kolasinac spizza un pallone indisturbato perché Rejinders (che presidia quella zona) non va a contrastarlo, inibendogli la giocata.
Il tempo che intercorre fra il tocco di Kolasinac e quello di Lookman è minore di un secondo ed Emerson non stava nemmeno marcando a uomo, bensì presidiava la zona sul primo palo.
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