di Roberto Dupplicato -
IL GIORNO DELLA MARMOTTA
TACKLE DURO – Il derby dei media su Milan e Juve all’ultima chiamata
Diletta Leotta avrà pensato che l'ultima puntata della talpa è stata senza dubbio più divertente dell'ultimo Milan-Juventus, Speed interlocutoria di campionato fra due grandi che non lo riescono essere davvero e che vedono Inter e Napoli scappare sempre più lontano. Staremo qui a raccontarvi la guerra di Noia che abbiamo visto sabato a San Siro possono palesare anche oggi in Champions: per cercare di dare seguito all'impresa di Madrid.
Sul Corriere dello Sport si legge che Fonseca è sotto pressione
E che stasera a Bratislava non possa più sbagliare, e per tutti i tifosi del Milan sembra di vedere il famoso giorno della marmotta con Bill Murray: dove il futuro non arriva mai e si vive un presente ridondante e ripetitivo. La squadra non sembra essere governata al 100% dall'allenatore Portoghese, i problemi con Leão e Hernández non se li è inventati la stampa ma li hanno resi mediatici gli stessi giocatori, perché volevano - evidentemente - far sapere a tutti del loro malessere. Una situazione che ricorda quella di un anno fa di Rudy Garcia al Napoli: sappiamo com'è andata a finire e sembra solo che si aspetti di vedere il Milan fuori dalla Champions per poter prendere una decisione. Ma intanto il campionato è bello che è andato.
Chi soffre meno ma paga il paragone con l'ultima stagione di Allegri è Thiago Motta: la Juve in campionato non perde mai ma la sensazione è che sia una squadra non ancora compiuta, con 5 punti in meno di Max. Gli errori di Giuntopi nel cedere Kean e prendere Nico Gonzalez perdendoci quasi 20 milioni di euro sono evidenti, ma il famigerato gioco di Thiago Motta non si vede e anche se sulla Gazzetta leggiamo che la Juve sta parlando con Zirkzee, va detto che non sarà il calciatore olandese a cambiare le sorti offensive di questa squadra che produce poco e realizza ancora meno.
Domani a Torino arriva l'Aston Villa e chissà che partita avrebbe fatto contro la sua ex squadra Douglas Luiz, che finora è in lizza per il premio bidone 2024 a dimostrazione che il primo problema della Juve è aver toppato il mercato. Se pensiamo poi a tutto il tiro e molla fatto quest'estate per Koopmeiners, che in bianconero sembra il fratello scarso del calciatore inarrestabile visto all'Atalanta, sorgono due domande. La prima è: ma siamo sicuri che Thiago Motta lo sappia usare? La seconda è: ma come è possibile che fuori da Bergamo nessun calciatore replica gli standard visti sotto la mano di Gasperini? Ah, mistero...
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