Non aveva mai pareggiato il Milan in questa edizione della Champions League, prima di ospitare il Feyenoord a San Siro. Il nuovo formato della massima competizione europea era iniziato con due sconfitte per i rossoneri, prima in casa con il Liverpool e poi di misura sul campo del Bayer Leverkusen. A quel punto era iniziato un filotto importante e convincente, aperto dal 3-1 casalingo contro un Bruges che si sarebbe poi rilevato ostico lungo il cammino per le squadre italiane in Champions.
1-1 DOPO 5 VITTORIE E 4 SCONFITTE
10 partite di Champions, un solo pareggio: ma decisivo…
Il cameo il trionfo del Bernabéu
—Quel 3-1 a Madrid resterà nella memoria e nella storia nonostante le puntate successive. Le vittorie contro Slovan Bratislava, Stella Rossa e Girona avevano messo il Milan nella condizione ideale per entrare negli ottavi, soprattutto direttamente. Ma al Maksimir di Zagabria è purtroppo iniziata la spirale negativa.
Dopo cinque vittorie di fila, ecco due sconfitte consecutive. Non solo a Zagabria, ma anche nella bolgia piovosa del De Kuip di Rotterdam. E dopo cinque vittorie e quattro sconfitte, l'unico pareggio elimina i rossoneri a San Siro contro il Feyenoord. Al Milan era già successo di pareggiare in casa giocando in dieci contro una squadra olandese, nel dicembre 2013 in Milan-Ajax a San Siro. Anche quella volta finì pari, 0-0, ma dl momento che si giocava nella Fase a Gruppi, nell'equilibrio complessivo del girone, quel risultato era sufficiente per la qualificazione agli ottavi di finale. Questa volta invece l'1-1 fissato dai gol di Gimenez e Carranza, due reti nella stessa porta, non è bastato al Milan per via della rete subita da Paixão all'andata. Il brasiliano del Feyenoord al ritorno non ha certo brillato, ma alla fine ha esultato ugualmente.
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