QUALCHE RICORDO...

Il Milan di oggi, ci vorrebbe un Farina…

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Dal 1982 al 1986, un altro mondo, un altro calcio, un altro rumore di fondo. Ma chi ha memoria la usi, senza negare rispetto alla figura di Giussy Farina.
01:00 min

Onore e rispetto per un presidente del Milan per quattro anni. Simpatia e affetto per una simpatica canaglia, scritto in senso buono. Per Giuseppe Farina, il presidente usato per molti anni dai tifosi avversari per ricordare ai Milanisti i loro momenti bui, e in questi giorni usato invece dai Milanisti stessi per sfoghi di pancia sul Milan di oggi. Ma anche negli ultimi anni dello storico Milan Berlusconi-Galliani c'era chi mi sibilava all'orecchio che Giussy aveva lasciato Baresi e Maldini, Galli e Tassotti mentre a metà dello scorso decennio al cambio di proprietà c'erano Mexes, Zapata e Paletta...

Cosa ha fatto Farina

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Negli anni, i Milanisti passati da Terza Pagina a Milan Channel, da Ilario Castagner a Vinicio Verza fino a Ottorino Piotti mi hanno raccontato troppi particolari per dare un giudizio dolce e retorico su colui che è stato comunque un grande protagonista del calcio italiano. Ma chi oggi lancia anatemi e minacce social di morte ad una società che acquista campioni d'Europa come Morata e Walker, avrebbe dovuto esserci quando nell'estate del 1983 dallo Jesi arrivava Ricardo Paciocco e dal Sant'Angelo Lodigiano invece Paolo Valori...

E chissà quanti strali e contumelie se il Milan di oggi avesse lasciato sia Collovati sia Pasinato ("Ero pronto a firmare in bianco pur di restare") sia Canuti e Serena tutti all'Inter...Eppure loro sarebbero rimasti tutti e tre, anche se la notte prima delle partite c'erano le feste di matrimonio nella club house di Milanello per gli spicci con cui fare un impacco al bilancio. Tempi che oggi appaiono eroici, ma che non potevano proseguire. Sapete perchè il sia pur dirigente fariniano Silvano Ramaccioni è poi rimasto nel Milan di Berlusconi? Perchè Silvio era rimasto molto colpito dal fatto che bisognava rimborsarlo Rama: il conto dell'albergo dell'ultima trasferta europea di quel Milan, a Waregem, in Belgio, nel novembre 1985, l'aveva pagato lui...

Comunque sia, nessun attacco sommario e gratuito: Giussy ha portato la croce della B decisa alla fine di Napoli-Genoa, ha avuto il coraggio di rifare da capo a piedi la squadra con i pirati guidati da Vinicio Verza, ha portato al Milan insieme a Gianni Nardi il grande Mark Hateley con tanto di storico gol nel derby, aveva saputo tenere nel Milan la bandiera Gianni Rivera. Non era proprio tutto sbagliato e tutto da rifare, ma il passo che la grande Milano imprenditoriale di quegli anni non aveva voluto fare, lui era partito da Vicenza per farlo con tanto coraggio. Solo che era un passo troppo troppo grande...