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La storia e la memoria del presidente rossonero Paolo Scaroni: "Sono stato il presidente del Vicenza che era in Serie A e reduce di aver vinto la Coppa Italia. All'epoca era di proprietà di una public company che esiste ancora ed è proprietaria del Tottenham e mi chiesero di diventare presidente. Lo sono stato per tre anni e forse è stato un passaggio importante per poi approdare al Milan".
"In 20 anni la Serie A ha perso dei colpi"
"La Serie A non ha tenuto il passo della crescita che hanno avuto gli altri campionati europei e in particolare quello inglese. All'epoca era il punto di riferimento, oggi il punto di riferimento è il campionato inglese e semmai le coppe. La Serie A è scesa di livello come attrattività a livello mondiale. Basti pensare alla differenza degli incassi televisivi con noi che raccogliamo non più di 200 milioni all'anno. La sostenibilità finanziaria è una non scelta, è obbligatoria. Se non hai questo la Uefa ti penalizza ed è la premessa per un successo futuro. Noi attraverso la sostenibilità finanziaria siamo quelli che abbiamo investito di più. Poi tutti possono dire che i risultati si vedono e non vedono, perché alla fine conta quello".
Scaroni su temi più calcistici: "Da un lato attraverso Milan Futuro facciamo una scommessa sui giovani e ci costa svariati milioni e ne siamo convinti che valga la pena. Poi non tutti i disegni portano risultati nel breve termine. Noi siamo qui per vincere, poi non tutto ci riesce, ma ai tifosi dico di avere fiducia perché noi siamo qui per vincere ogni partita"
Spazio anche per qualche polemica: "Negli ultimi 3 anni l'unico provvedimento che è stato preso è stato fatto contro il calcio ovvero l'abolizione del decreto crescita. Il risultato netto è che i campioni dall'estero non li prendiamo, non è che li prendiamo e paghiamo di più. Noi vogliamo che chi compra il pezzotto venga punito e multato. L'ordine del danno è di circa 500 milioni l'anno. Colpisce Dazn e Sky, ma poi noi a ricaduta. Che ci siano intere popolazioni che fruiscono gratuitamente del prodotto facendo guadagnare dei pirati è dannoso. Il fisco incassa dal betting sul calcio 300 milioni l'anno. Se noi fossimo in grado di incassare una piccola percentuale delle giocate sulla Serie A tutto farebbe bene al movimento che ne gioverebbe incassando di più, comprando campioni e via discorrendo".
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