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L’insostenibile pesantezza della narrazione anti-Leao

Milan
Nonostante la narrazione, Leao è il miglior giocatore del Milan come PG (partecipazioni gol). In Serie A meglio di lui solo 5 attaccanti puri
mbambara
mbambara Vice direttore 

La narrazione anti-Leao prosegue a vele spiegate. Oggi addirittura, su un noto quotidiano sportivo nazionale, vengono individuati in Theo Hernandez e Leao i problemi del Milan, preannunciando una loro possibile panchina contro il Lecce e la possibilità che entrambi vadano via a fine stagione.

Orbene tutto questo appare francamente non accettabile. Non è possibile porre sullo stesso piano le stagioni di Theo Hernandez e Leao che hanno seguito traiettorie decisamente opposte.

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Negativa è stata la stagione del terzino sinistro francese. Theo rimane un giocatore importante e di valore. Faremmo però un torto all’intelligenza nel giudicare in maniera diversa questa sua annata, al di là dell’espulsione contro il Feyenoord.

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I numeri di Rafael Leao smentiscono la narrazione

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La stagione di Leao non è nemmeno comparabile con quella di Theo. Nella stagione peggiore del Milan degli ultimi 5 anni, Rafael Leao è il primo giocatore della squadra rossonera per partecipazioni al gol (10 reti e 9 assist), seguito da Pulisic con 18 e da Rejinders con 15.

Quest’anno inoltre Rafael Leao ha fatto quasi sempre l’esterno di centrocampo in un 4-4-2 o, quando andava bene, l’esterno d’attacco decentrato in un 4-2-3-1.

Nonostante ciò, Rafa è il sesto miglior giocatore fra quelli presenti in Serie A per partecipazioni al gol stagionali. Meglio di lui soltanto 5 giocatori (tutti attaccanti), ovverosia Retegui (29), Lookman (24), Lautaro Martinez (22), Moise Kean (21) e Castellanos (20). A parte Retegui, nessuno con numeri abissalmente diversi.

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Leao, per intenderci, ha numeri migliori nelle partecipazioni ai gol, di Lukaku che fa la prima punta nel Napoli che si sta giocando lo scudetto; il portoghese inoltre è staccato di sole 3 partecipazioni alla rete da Lautaro Martinez e di 2 da Moise Kean.

Il tutto in una squadra come il Milan che ha un gioco che non favorisce i gol, atteso che al momento la squadra rossonera ha soltanto il nono attacco della Serie A.

Rafael Leao non è il problema del Milan; è semmai una soluzione a molti problemi ed è un giocatore non sfruttato da una squadra che da inizio stagione non ha gioco, idee ed identità. Questa narrazione su di lui è insostenibile e strumentale. Descriverlo come un problema significa non voler cogliere la pregnanza ed il peso dei suoi numeri. I pregiudizi d’altronde ignorano la realtà.