"Quello che poteva essere e non è stato". La sorte è stata ingenerosa con Andrea Conti. Una carriera segnata dagli infortuni
Era l’inizio di campionato della stagione 2017-2018, quella in cui il Milan era guidato dalla proprietà cinese. Tanti acquisti, tanto clamore, ma soprattutto tante speranze. In tanti ci abbiamo creduto, salvo poi dover prendere atto che quel progetto era semplicemente un castello di carta. Il 20 agosto 2017, tuttavia, iniziava il campionato e il Milan era di scena in quel di Crotone. Dopo 23 minuti la pratica era già stata liquidata con relativa facilità. Tre gol di vantaggio siglati da Kessié, Cutrone e Suso. Ricordo nitidamente un messaggio arrivatomi durante la partita da un amico rossonero: “Quanto corre il biondino!”. Il biondino era Andrea Conti, terzino destro arrivato dall’Atalanta durante l’estate per 24 milioni di euro. La facilità di corsa che aveva Andrea era impressionate, sia nel primo passo, sia nelle progressioni con la palla al piede. La buttava avanti e faceva valere una falcata incredibile.
L'infortunio al crociato e l'inizio del calvario
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Qualche giorno dopo quel lieto esordio a Crotone, ecco però arrivare una notizia tremenda: lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio per Conti e stagione praticamente finita. Fu il primo sinistro presagio di quella stagione. Tutti pensavamo che Andrea sarebbe stato un “nuovo acquisto” della stagione successiva, ma non avevamo fatto i conti con la cattiva sorte che nei confronti dell’ex terzino dell’Atalanta è stata particolarmente perfida. Da quell’infortunio al crociato Andrea non si è mai davvero ripreso. Dopo quell’operazione ha subito altri tre interventi al ginocchio. E nel frattempo gli infortuni si susseguivano e il ragazzo perdeva fiducia ed autostima.
Non è stata un’esperienza positiva quella di Andrea nel Milan, ma in tanti lo ricordiamo con affetto perché lui era uno degli arrivi che ci dava speranza per il futuro ed era un ragazzo serio, pulito e perbene. Speravamo fosse uno dei cardini di un nuovo Milan glorioso. Non ha avuto colpe Andrea. Il destino ha deciso così. Oggi, nel giorno in cui annuncia di voler dare l’addio al calcio, diventa naturale ricordarlo con tanta dolcezza. Perché Andrea è arrivato al Milan con grandi motivazioni e soltanto gli infortuni gli hanno impedito di essere un giocatore importante.
Anche Andrea Conti è campione d'Italia 2022
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Con piacere ricordo che ha contribuito ad un piccolo pezzettino dello scudetto rossonero nel 2022. Poco più di un quarto d’ora in campo contro la Roma nel gennaio 2022 (qualche giorno prima di andare alla Sampdoria), una partita chiave per lanciare lo squillo del Diavolo alla corsa tricolore. Quando Rafael Leao segna il gol del 3-1 che chiude la partita, Andrea era in campo perché aveva sostituito pochi minuti prima Alessandro Florenzi. Agiva da terzino destro bloccato, a difesa del forte rossonero. Quei tre punti pesavano tantissimo. In una carriera sfortunata in cui riecheggia forte il dubbio di “quel che poteva essere e non è stato”, noi milanisti quel piccolo pezzettino di contributo da parte di Andrea ce lo teniamo stretti. Anche lui, a suo modo, è stato campione d’Italia.