La difesa a 3

La difesa a 3: ritorno al passato per guardare al futuro

mbambara
mbambara Vice direttore 
Il Milan ha un riferimento storico: dal 1998 al 2001 ha giocato con la difesa a 3. Oggi questa possibilità rappresenta una grande occasione.

Potrebbe esserci un Milan con la difesa a 3 stabile in questo finale di stagione e, quindi, anche nel prossimo campionato? Chiaro che tutto dipenderà dalle prossime partite, ma le sensazioni che ha lasciato la gara di Udine sono molto importanti.

Con tre centrali difensivi il Milan ha coperto bene il campo. Inoltre ha tenuto bene le distanze fra i reparti ed ha avuto maggiore equilibrio, rischiando davvero poco (soltanto una parata difficile per l’estremo difensore rossonero in 90 minuti).

NAPLES, ITALY - MARCH 30: Matteo Gabbia AC Milan in action during the Serie A match between Napoli and AC Milan at Stadio Diego Armando Maradona on March 30, 2025 in Naples, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Si sostiene da qualche parte che la difesa a tre sia anti-storica in casa rossonera. Vero soltanto in parte. Il Milan ha fatto la storia del calcio con la difesa a 4 (i cicli di Arrigo Sacchi, Fabio Capello e Carlo Ancelotti hanno avuto come presupposto fondante la linea a 4), ma esiste anche un’eccezione.

Il riferimento storico rossonero della difesa a 3

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Per quasi tre anni infatti, più precisamente fra il 1998 ed il 2001, il Milan ha giocato stabilmente con la difesa a 3. Era il Milan di Alberto Zaccheroni, che vinse uno scudetto e che arrivò terzo in campionato l’anno dopo alle spalle della Lazio campione d’Italia e della Juventus allenata da Ancelotti.

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Non fece mai spettacolo il Milan di Zaccheroni ma portò a casa uno degli scudetti più belli della storia rossonera, ottenuto in rimonta sulla Lazio e con un gruppo di giocatori non più giovanissimo che in molti avevano definito ormai alla frutta.

Zaccheroni non si prese mai sul piano caratteriale con il Presidente Berlusconi. Ed una delle motivazioni fu proprio la difesa a tre che al numero uno rossonero non piaceva. Zac tuttavia, convinto delle sue idee, non derogò mai dalle proprie convinzioni.

Risvolti odierni

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Il parallelo storico ha pregnanza sul piano fattuale; va però ricordato che rispetto a 25 anni fa il calcio è molto cambiato. Oggi la difesa a tre si è strutturata moltissimo nelle squadre di primo livello. Gli allenatori che la applicano con costanza hanno lavorato moltissimo sugli inserimenti senza palla dei braccetti difensivi.

La possibilità di giocare con la linea difensiva a 3 per il Milan rappresenta oggi un’occasione importantissima per dare stabilità ad una squadra con tanto talento ma poco equilibrio in fase di non possesso. Ritorno al passato per guardare al futuro, anche se in questi 25 anni l’applicazione della difesa a 3 si è evoluta profondamente.