Complice il pessimo avvio di stagione in campionato del Milan, non sono mancate le polemiche e le contestazioni al club rossonero.
I numeri delle spese
Il tema della spesa
Alcune corrette, altre sacrosante, qualcuna però macchiata da una patina di pregiudizio.
Una contestazione senza riscontri reali
—La cosa più falsa che si può sostenere è che il Milan targato REDBIRD non spende per rafforzare la squadra; trattasi di balla sesquipedale, smentita dai numeri.
Da quando il fondo REDBIRD è proprietario del Milan, ovverosia dal settembre 2022, il Milan ha speso sul mercato, nel differenziale fra entrate ed uscite, la cifra complessiva di 101,9 milioni di euro.
Nello stesso arco temporale la Juventus ha speso sul mercato, nel differenziale fra entrate ed uscite, la cifra complessiva di 90 milioni di euro; l’Inter, invece, ha speso la cifra complessiva di 8,8 milioni di euro.
Relativamente agli ingaggi, da quando RedBird è proprietario del Milan, il costo degli emolumenti del club è salito di 4 milioni di euro.
Nello stesso arco temporale il costo degli emolumenti della Juventus è sceso di 52,2 milioni di euro e quello dell’Inter è salito di 10,3 milioni di euro.
Relativamente alle commissioni, l’unico dato disponibile è quello inerente il 2023. Il Milan ha speso 15,2 milioni di euro, la Juventus ha speso 23 milioni di euro, l’Inter 34,8 milioni di euro.
I numeri quindi, ci dicono che da quando il fondo REDBIRD è proprietario del Milan, la società rossonera è quella, fra le tre grandi del campionato, ad aver speso di più per il rafforzamento della squadra.
Si può discutere pertanto in ordine al COME i soldi sono stati spesi. In riferimento alla spesa complessiva invece i numeri non lasciano spazio a discussioni.
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