"C'era una volta una bambina di nove anni. Salì una notte su una torretta e vide Milano tutta in fiamme. Con lo scoppio della guerra nel 1940, eravamo sfollati nella casa di Varedo. Da lì, potevo scorgere l'intero profilo urbano sconvolto dai bombardamenti", è il racconto fatto da Anna Bagatti Valsecchi alla giornalista e scrittrice Anna Mangiarotti sulle pagine de Il Giorno.
AMBROGINO D'ORO A 91 ANNI
La baronessa Anna Bagatti Valsecchi tifa sempre Milan: “Rossonera fedelissima”
Ma la dimora diventata Museo Bagatti Valsecchi, tra le vie Gesù e Santo Spirito, fu risparmiata
"Infatti, qui accanto crollò il convento sul quale poi è sorto l'Hotel Four Seasons. E le schegge arrivarono soltanto a ferire una parete di una stanza", nella Sala dell'Affresco, nel Museo che compie i primi 30 anni d'apertura al pubblico. Ha avuto ospiti illustri "Nell'album, la Regina Margherita si è presa due pagine e...Emanuele Filiberto di Savoia, Luís Fernando Maria de Orléans Infante di Spagna, Vittorio Emanuele di Savoia Aosta Conte di Torino...".
Tifosa di calcio? "Milanista fedelissima. Il 5 maggio scorso, alla partita contro il Genoa, ero seduta vicino a Ibrahimovic e Baresi: questi due, sì, autentiche leggende». Se ancora non esiste, chiediamo ai rossoneri che s'inventino un adeguato titolo per onorarla, Anna, se permette. "Grazie. Intanto, mi permetta di esprimere soddisfazione per l'Ambrogino d'Oro concesso alla Fondazione Bagatti Valsecchi. L'avevamo costituita, nel 1974, mio padre e noi figli in pieno accordo, donandole il patrimonio di opere d'arte degli avi, salvato così dalla dispersione".
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