Milan, ancora 180 minuti

di Gaetano De Santis -

Molti tifosi diranno: FINALMENTE. Questo biasimevole 2024 fortunatamente sta volgendo al termine, mancano la trasferta di Verona e la partita casalinga contro la Roma di Ranieri. Quest’anno ha preso una brutta piega dopo l’andata di Europa League contro la Roma, quando il Milan venne sconfitto 1-0 per poi perdere nuovamente anche al ritorno a Roma. Da quel momento il Milan è entrato in un vortice da cui ancora attualmente non riesce ad uscirne. Nel 2025 il Milan inizierà dalla semifinale di Supercoppa contro la Juventus, il primo trofeo in palio in questa stagione.

La coda del 2024

Proprio con la Supercoppa contro l’Inter nel 2023 è cominciata quella sequela di sconfitte nei derby interrotta solo con l’ultimo disputato a settembre di quest’anno. Il destino ci pone davanti ad un bivio: in una stagione tormentata a dir poco, abbiamo pur sempre la possibilità di alzare un trofeo vincendo due partite. Eventualità non scontata, ma neanche utopistica. La speranza è che, per la Roma o al massimo per la semifinale contro la Juventus, il Milan possa recuperare i vari Pulisic, Jovic, Musah ed il lungodegente Bennacer. C’è qualche flebile speranza di recuperare anche Loftus-Cheek, mentre sono quasi nulle per Okafor.

Nel frattempo il Milan che affronterà il Verona, sarà ancora una squadra dalla linea verdissima, con un probabile Liberali confermato sulla trequarti, un altrettanto probabile Jimenez confermato in campo - da vedere se come terzino o come esterno alto a destra - ed un Camarda in rampa di lancio. Verona storicamente è un campo ostico, ma negli ultimi anni terra di conquista per i rossoneri. Basti pensare alla vittoria fondamentale dell’8 maggio 2022, con doppietta del nostro indimenticato Sandro e goal quasi allo scadere di un Alessandro Florenzi indemoniato in quel periodo. Le carte per sbancare Verona sono a disposizione degli uomini di Fonseca. In caso di ennesimo passo falso, il distacco dal gruppetto di vetta è destinato ad aumentare inesorabilmente, compromettendo ancora di più il percorso in Serie A. Testa e gambe devono remare tutte nella stessa direzione, affinché le sabbie mobili, caratteristiche di questi ultimi mesi, siano un po’ più solide.