di Fabio Capello per la Gazzetta dello Sport -
PIU' DINAMISMO
Fabio Capello: “Avanti con Musah, porta energia ed equilibrio”
Fonseca non si è mai è nascosto. Fin dal suo arrivo ha parlato di un Milan da scudetto e anche oggi che è a dieci punti dal Napoli capolista, seppur con una partita in meno, continua a vedere positivo. Giusto così, un allenatore deve sempre trasferire ottimismo alla sua squadra. Ma proprio perché i rossoneri devono recuperare in classifica è anche arrivato il momento dei fatti. Il Milan in campionato deve cominciare a fare punti con continuità, iniziando già da stasera contro l'Empoli, avversario complicato.
I toscani sanno difendersi e attraversano un buon periodo di forma
Non sarà facile, ma il Diavolo si è messo da solo nella condizione di non potere più sbagliare, anche se siamo appena a fine novembre. La vittoria è l'unico risultato accettabile, senza se e senza ma. In Champions il Milan ha sistemato un po' le cose, sebbene l'ultimo successo di Bratislava non abbia fatto dimenticare i problemi. Mi riferisco in particolare all'aspetto difensivo. Fonseca ieri ha parlato sostanzialmente di errori individuali, ma se prendi un gol come il primo subito dallo Slovan c'è molto di più. Il posizionamento sui calci da fermo e i corner si prepara in settimana e non è ammissibile vedere in partita situazioni come quella di Coppa. Se da un angolo a tuo favore un avversario è in grado di partire palla al piede dalla sua trequarti e avere campo spianato per arrivare alla tua porta, senza difensori davanti, significa una sola cosa: sei posizionato male e gli uomini che hai scelto come "ultimi" a protezione non sono sufficientemente veloci per rientrare. Sembrano dettagli, ma non lo sono e infatti al Milan sono costati un gol.
LEGGI ANCHE
Più in generale, la squadra di Fonseca continua a peccare di equilibrio. E quando di recente l'ha avuto, come contro la Juventus, è però mancato nel gioco, costruendo in modo lento e prevedibile. Sembra che non si riesca ad arrivare con continuità a una via di mezzo. Così il Milan spesso vive degli spunti di Leao e Pulisic oppure concede troppo dietro, senza avere l'attenzione che servirebbe per fare risultato: non vedo ancora un'idea costante di gioco. Anche se la base per sperare nella rimonta c'è e porta i nomi di Youssouf Fofana e Tijjani Reijnders, una coppia in mediana che non cambierei mai. Fonseca non s'inventi nulla - contro la Juve alzare l'olandese non è stata una buona idea - e affidi a quei due le chiavi della squadra, sia in costruzione che nel trovare il giusto bilanciamento.
Il Milan ha bisogno anche di mentalità vincente. Per questo apprezzo le parole sempre positive di Fonseca. Così come sono d'accordo con la scelta di Musah già nella partita di oggi contro l'Empoli. L'americano a me piace molto, ha dinamismo, porta energia ai compagni e garantisce più corsa ed equilibrio di Chukwueze e Loftus-Cheek. Non è un caso che fosse in campo a Madrid, nella serata migliore vissuta dai rossoneri - insieme a quella del derby con l'Inter - in questa stagione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA