analisi di Paolo Condò per Repubblica -
NONOSTANTE LA PROTEZIONE DI FOFANA
Paolo Condò: “Fase difensiva? No, parliamo dei difensori…”
Il Milan è distanziato dai 6 ai 9 punti (dipenderà dal recupero) dal quarto e pure dal quinto posto che il buon comportamento delle italiane in Europa potrebbe confermare utile. Non può pensare di risalire una classifica già così impervia senza migliorare il rendimento della difesa (il primo gol preso a Bratislava, sugli sviluppi di un corner a favore, è una cosa che non sta né in cielo né in terra). Ebbene, in quella fuga dalle responsabilità che è il mantra non solo sportivo dell'epoca, è invalsa l'abitudine di sostenere che i limiti di una difesa non siano mai dei difensori soltanto, ma riguardino le carenze dell'intera squadra nella cosiddetta fase difensiva. Naturalmente in questo enunciato c'è del vero: ma l'abitudine a estremizzarlo ha affrancato i difensori da ogni responsabilità, un po' come quando si parla di un crimine addossandone la colpa alla società, alla vita moderna o all'immaginario collettivo.
Piano
Un crimine è un crimine, viene commesso da un preciso individuo. Poi gli puoi concedere tutte le attenuanti del caso perché la società è cattiva e blablabla, ma gli errori sono innanzitutto suoi. Analogamente è chiaro che la protezione di Fofana, che non manca mai, e perfino l'intermittente partecipazione di Leao alla fase difensiva filtrino la quantità di palloni che arriva in area. Ma se i difensori di Fonseca fossero individualmente più forti di quanto sono, se la sbroglierebbero anche in assenza della copertura massiccia divenuta indispensabile dopo la magra di Cagliari.
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E perciò il Milan farebbe bene a tornare sul mercato per acquistare un paio di difensori più dotati di quelli che ha. Puoi compensare una carenza difensiva individuale se nella fase di spinta te la restituisce con gli interessi, e stiamo parlando di Theo Hernandez. Ma gli altri devono essere marcatori implacabili. Consigli? Lo Sturm Graz, che è una buona scuola, è in fondo alla Champions perché l'attacco non segna, mentre la difesa regge (6 gol subiti, il Milan per intenderci ne ha presi 8).
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